Presentazione dell’icona della “Sacra Famiglia”
Ringrazio il Signore per l’opportunità che mi ha dato nella vita, di poter celebrare la Sua bellezza attraverso l’arte che da sempre è stata la mia passione.
Da diversi anni mi dedico alla scrittura delle icone, attirata sin da subito da quel loro fascino fuori del tempo che mi ha portato ad approfondirne il significato più profondo.
E’ come se certe realtà soprannaturali, a volte percepite come distanti e inaccessibili, diventassero all’improvviso familiari, quotidiane.
Il mio impegno consiste nel realizzare le icone ripetendo con passione e pazienza le tecniche monastiche dell’antica iconografia trasmesse nei secoli nell’ambito del cristianesimo d’Oriente.
L’icona nasce in preghiera ed è questo che la rende unica perché chi la osserva è spinto a guardare al di là del mondo visibile e ad affacciarsi alle realtà più profonde dello spirito. Già all’origine era ritenuta fondamentale per l’iconografo una vita di preghiera e contemplazione.
Nell’icona tutto è simbolo e, anche il percorso tecnico-pittorico che ne porta alla realizzazione prevede delle fasi che vogliono rappresentare la potenza creatrice dello Spirito. Mi riferisco in particolare alla tecnica della “lumeggiatura “ attraverso la quale i volti, prima coperti di un colore scuro tipico della materia ancora informe e priva di vita, piano piano attraverso vari schiarimenti di colore, cominciano a prendere forma e chiarore fino a risplendere di una propria luce interiore.
Se guardiamo con attenzione quest’icona della “Sacra Famiglia possiamo notare come i personaggi raffigurati non abbiano ombre. Questo perché le cose e le figure contenute nell’icona appartengono ad una” realtà trasfigurata”, e non prendono luce dall’esterno, ma contengono esse stesse la Luce.
Questa icona della Sacra Famiglia è un inno all’amore familiare, ma rappresenta anche l’Amore di Dio per la sua Chiesa. Chi la osserva viene subito avvolto da sentimenti di confidenza, amore, pace e comunione che essa vuole comunicare.
L’abbraccio tra Maria e Giuseppe forma un cerchio al cui interno splende la presenza di Gesù. La figura di Giuseppe con la mano destra appoggiata sulla spalla di Maria, esprime intimità e protezione. L’altra mano si trova sotto quella di Maria e di Gesù per indicare che è Dio che benedice l’unione sponsale.
Nel loro abbraccio Maria e Giuseppe rivelano la presenza di Dio nella famiglia umana, cioè nel mondo.
La mano sinistra del bambino Gesù benedice l’unione sponsale, mentre il bianco della sua tunica rappresenta la luce divina che illumina e dà significato alla famiglia cristiana.
La posizione eretta di Gesù simboleggia che Lui è la “roccia salda sopra cui si costruisce la casa”.
La figura di Maria, con il capo reclinato sulla spalla del suo sposo, è espressione di tenerezza e abbandono fiducioso, mentre con la sua mano destra indica suo Figlio Gesù che è Via, Verità e Vita e fonte di riposo alle fatiche umane.
Il disegno poi, di tutte e tre le Persone, sembra convergere verso l’alto, simbolo dell’Invisibile e dell’aspirazione dell’amore umano a Dio. Così la famiglia costruita intorno a Cristo e con Lui per fondamento, si orienta sicura verso Dio, culmine della pienezza dell’amore familiare.